Il futuro ha radici antiche: è con questo monito nella mente che ci apprestiamo a presentare un museo un po' particolare.
Siamo a Temù (BS), un
piccolo paesino di circa mille abitanti in cima alla Val Camonica.
Qui, nella piazza
centrale, è sito il Museo della Guerra Bianca.
Innanzi tutto, perché
questo nome? Torniamo indietro di quasi cento anni, in piena Prima Guerra
Mondiale. Gli eserciti del regno d'Italia e dell'impero austro-ungarico si
affrontano anche sulle montagne lombarde, ritenute fondamentali per entrambi
gli schieramenti: Valtellina e Val Camonica infatti potevano essere la chiave
di volta per la conquista del Tirolo da parte degli italiani, e al tempo stesso
avrebbero potuto consentire alle truppe austriache di arrivare fino alla
Pianura Padana.
Proprio sulle Alpi
dell'Adamello e della Presanella vengono registrate le azioni belliche di
maggior rilievo, e insieme ad altri due settori - Ortles-Cevedale e Marmolada -
costituiscono i luoghi dove si combattè la Guerra Bianca.
Il museo è
organizzato su due piani: al primo c'è una ricostruzione fedele di una baracca,
diversi proiettili di cannone ed un cannone vero; al secondo piano c'è una
grande raccolta di documenti e materiali (munizioni, divise, ecc).
Le bacheche, che
custodiscono questi manufatti, illustrano un pezzo di storia che è ormai
affidata solo ai libri scolastici; luoghi e date che solitamente vengono
studiati a memoria, e difficilmente fanno capire il sacrificio compiuto da
migliaia di alpini per difendere quel territorio reso famoso oggi da neve,
turismo e piste da sci.
Il museo di Temù è
visitabile tutto l'anno: a luglio e agosto tutti i giorni, da maggio alla fine
di ottobre nel week end, e per i restanti mesi è aperto su prenotazione.
Per
ulteriori approfondimenti, è possibile visitare il sito web Museo Guerra Bianca
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