mercoledì 19 giugno 2013

Tutto pronto per il Clusone Jazz Festival

Manca meno di un mese all'apertura dell'anteprima di Clusone Jazz festival (dal 20 al 22 giugno a Finale Ligure), che come consueto precede di circa un mese la manifestazione vera e propria; dal 21 al 27 luglio, infatti, la 33ª edizione di uno dei festival jazz più rinomati si svolgerà nei comuni bergamaschi di Clusone, Fino del Monte, Castione della Presolana, Onore e Rovetta.

Un'edizione che sarà diversa dalle altre: più contenuta ( a parte gli eventi a Finale Ligure, è stata accantonata la fase itinerante che toccava comuni in altre provincie) e più concentrata (un solo concerto per sera, gratuito), ma con “un programma che ci auguriamo possa suscitare entusiasmo e nel contempo garantisca continuità al nostro impegno da sempre rivolto alla promozione del jazz e del territorio.” come tiene a sottolineare Livio Testa, direttore artistico della manifestazione.
E' una realtà che vive esclusivamente di volontariato, e che si è dovuta per forza di cose (mancanza di fondi, soprattutto, ma anche un ricambio di persone difficile) ridimensionare.
Il programma rimane comunque molto ricco: alcune iniziative sono state pensate per risaltare le figure di Chet Baker e di Massimo Urbani; il trio Lunaria guidato da Luca Aquino e il Takla Jazz Quintet di Filippo Monico prenderanno ispirazione infatti dal loro repertorio del trombettista e del sassofonista in due giornate appositamente dedicate.
Mauro Ottolini, vincitore del Top Jazz 2012, presenterà con la formazione Sousaphonix il progetto Bix Factor, che si ispira alla musica degli anni Venti o Trenta; il trio Third Reel, il fisarmonicista Fausto Beccalossi, una produzione originale che vedrà fianco a fianco Garrison Feewel, Enrico Merlin, Massimiliano Milesi e Tino Tracanna e infine i Guano Padano compongono la proposta a livello di concerti della manifestazione.
In più sono stati organizzati due eventi collaterali: Enrico Merlin e Luciano Viotto saranno infatti impegnati ad approfondire i contenuti di due opere, Mille dischi per un secolo (Ed. Il Saggiatore) e Natura morta con custodia di sax – storie di jazz (Einaudi editore).

Per informazioni e per il programma dettagliato, consigliamo di consultare il sito: http://www.clusonejazz.it/cms/

lunedì 3 giugno 2013

Valcalepio, ovvero il simbolo della rinascita dell'enologia bergamasca

Una delle zone della bergamasca più conosciute in Italia e all'estero è certamente la Valcalepio; nota per la presenza di numerosi vigneti in cui si produce l'omonimo vino DOC, è un'area dedicata alla viticultura da duemila anni. Con un'altitudine che varia da 150 mt a 1220mt, è può essere suddivisa in due diverse zone di crescita, ciascuna delle quali produce vini con differenti caratteristiche: ad est abbiamo infatti colline con composizione calcareo-marmosa, mentre nel nord ovest si parla di terreno scisto-argilloso.
 I tre vini DOC prodotti sono: Valcalepio Rosso, Valcalepio Bianco e Moscato di Scanzo; il primo è prodotto da un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot (dove il Cabernet fa la parte del leone, tra il 25% ed il 60% nella composizione finale), mentre il Valcalepio Bianco si forma dalla sapiente miscela di Pinot Bianco e Chardonnay, che insieme devono arrivare almeno al 50% del prodotto finito.

Il Valcalepio è il simbolo della rinascita dell'enologia bergamasca: dopo periodi di alti e bassi, a partire dagli anni 70 in poi infatti si sono poste le basi per riportare all'apice il vino del Colleoni, inizialmente grazie alla Cantina Sociale Bergamasca che ha iniziato un buon numero di vinificazioni sperimentali, con vitigni autoctoni e vitigni miglioratori, i quali hanno portato alla creazione di questa tipologia DOC (1976); poi le tante piccole realtà produttive che si stavano affermando sui mercati regionali, sono state riunite dal Consorzio Tutela Valcalepio che è servito anche ampliare gli orizzonti degli operatori vitivinicoli bergamaschi: attraverso corsi di formazione e di marketing ad esempio, si sono resi conto che anche una zona piccola nella produzione può diventare grande nella qualità. Talmente grande che dobbiamo registrare l'ennesimo exploit dei vini bergamaschi al Concorso internazionale di Bruxelles, uno dei più importanti al mondo per il settore vinicolo. Sei vini prodotti in Valcalepio, presentati da cinque aziende orobiche, hanno meritato la medaglia d'oro o d'argento.
Nel medagliere orobico si distingue l'azienda «Castello degli Angeli» di Carobbio perché ha portato a casa due medaglie: una d'oro per il Valcalepio Rosso Amedeo 2006 Doc e una d'argento per il Valcalepio Rosso Barbariccia 2007 Doc. Altra medaglia d'oro è stata meritata dall'azienda Cattaneo Pierangelo con il Valcalepio Rosso Il Grena 2008 Doc.
Medaglie d'argento sono andate a: azienda Caminella di Cenate Sotto per il vino Bergamasca Rosso Luna Rossa 2009 Igt; Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d'Argon con Terre del Colleoni Schiava 2012 Doc; Villa Domizia - 4R srl di Torre de' Roveri con Valcalepio Rosso Riserva Gaudes 2007 Doc.