domenica 4 agosto 2013

La Val Grigna, un'area bresciana di alto valore naturalistico e storico.

La Val Grigna è una delle vallette che si dipartono dalla Valle Camonica. Prende il nome dall’omonimo torrente che parte dal passo di Croce Domini (1.900 mt) e scende attraversando tutta la valle. La valle si spiega a sud del Parco dell’Adamello, segnandone il confine meridionale tra le Alpi Retiche e le Prealpi Bresciane. 

L’Area Vasta della Val Grigna è un’area di eccezionale valore ambientale e naturalistico; è ricca di un patrimonio culturale e storico unico, con testimonianze risalenti addirittura a 7000-8000 anni fa. Purtroppo, con la progressiva perdita d’interesse, soprattutto economico, per gli ambienti montani, anche questa valle ha risentito di un graduale abbandono con conseguente perdita dell’identità locale: alcune tradizioni ed usanze si ritrovano ormai solo nelle dieci malghe distribuite in tutto il territorio. 
I boschi le foreste - in prevalenza abete rosso e larice nelle quote superiori, nelle zone aspre e rocciose - costituiscono più della metà del territorio dell’Area Vasta Valgrigna. Nelle zone meno accessibili, come i ripidi versanti dell’alta Valle dell’Inferno, è possibile osservare ancora vivi o sradicati dalle intemperie, alcuni alberi di dimensioni monumentali. Sopra ai 1.700 metri i versanti più ombrosi ed umidi come quelli che sovrastano l’alpe Rosello o la malga Bresciana, sono colonizzati da cespuglietti di ontano verde, mentre in quelli più soleggiati, al larice si associa il pino mugo Val, dal portamento cespuglioso.
Sebbene il bosco sia stato in passato la fondamentale risorsa energetica per le attività estrattive e siderurgiche dell’area, oggi la Foresta Regionale è costituita per lo più da boschi giovani, coetanei e monospecifici con una consistenza stimata in oltre 100.000 metri cubi di legname. Il piano di assestamento che ne regola la gestione prevede la possibilità di tagliare circa 500 metri cubi di legname ogni anno, utilizzando così una minima parte della produzione legnosa annua.
Consigliamo di visitare il sito www.montagnedivalgrigna.it per ulteriori informazioni su questa bellissima ma, purtroppo, poco valorizzata valle.
(Aurora Gorini)

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