lunedì 6 maggio 2013

Il Geocaching, un nuovo modo per scovare i tesori del Bergamasco

Si nascondono in bella vista, fingendo di essere semplici turisti o escursionisti. Si aggirano nei posti più impensati armati di penna e navigatore GPS (o smartphone di ultima generazione con GPS integrato), guardandosi attorno spaesati in cerca di qualcosa...ma cosa? No, non pensate male, non stiamo parlando di moderni trafficanti, di terroristi o simili: oggi vogliamo parlare di una categoria particolare di turisti, i geocachers.



Un piccolo vademecum introduttivo: il Geocaching nasce il 3 maggio del 2000 in USA, e non è una data casuale. Un giorno prima, infatti, l'Amministrazione Clinton aveva rimosso i disturbatori di segnali GPS (davano errori anche di 100 metri). Per testare l'affidabilità e la precisione del proprio GPS, un cittadino statunitense, Dave Ulmer, decide di “nascondere” un contenitore contenente libri, videocassette, un notes ed una penna; mette le coordinate del nascondiglio on line, lanciando "The Great GPS Stash Hunt", e cioè una vera e propria caccia al tesoro tecnologica.
Da allora sono passati 13 anni ed il Geocaching è diventato un fenomeno mondiale, con più di 2 milioni di cache (i “tesori”) nascoste per il globo, e circa 5 milioni di giocatori attivi.
Le cache solitamente vengono poste in luoghi di particolare interesse artistico, storico o naturalistico, e poteva mancare all'appello una provincia ricca di realtà di questo tipo come quella di Bergamo? Così, all'inizio timidamente, poi con sempre più frequenza, ecco spuntare sulla cartina ufficiale dei Geocachers sempre più segnalazioni di cache nascoste. Alcune sono tra i monumenti e gli scorci più caratteristici di Bergamo e di Città Alta, altre sono disseminate lungo parchi e piste ciclabili, altre ancora sono in cima a montagne...c'è l'imbarazzo della scelta!
È un modo particolare di vivere il turismo: aguzzando l'occhio per trovare le cache, infatti, anche chi conosce quel particolare monumento a menadito o passa sempre per quel determinato sentiero, riesce ad accorgersi di cose nuove, o riscoprire una storia e dei luoghi dimenticati nel tempo o dati per scontati. Quindi, gambe in spalla, GPS alla mano, e buona caccia! 
Per saperne di più, visitate il sito ufficiale: Geocaching 

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